INTRODUZIONE

Spazio e tempo dunque uguale a geografia e storia, ma non si può fare vera storia se non collocando il tutto nelle mani del vero Artefice di Colui che da protagonista ha fatto la storia:

“Nel principio Dio creò il cielo e la terra. Ma la terra era deserta e disadorna e v ‘ era tenebra sulla superficie dell’oceano e lo spirito di Dio era sulla superficie delle acque. Dio allora ordinò : “vi sia la luce” e vi fu luce. E Dio vide che quella luce era buona e separò la luce dalla tenebra. E Dio chiamò la luce giorno e la tenebra notte.
………….E Dio disse ancora: “vi sia firmamento in mezzo alle acque …”. Dio chiamò il firmamento cielo.
………….E Dio ordinò: “le acque che sono sotto il cielo si accumulino…..”. Dio chiamò 1′ asciutto terra e alla massa delle acque diede il nome di mari.
………….E Dio comandò ancora: “la terra faccia germogliare la verdura, le graminacee produttrici di semenza e gli alberi da frutto…”.
………….E Dio disse: “brulichino le acque di un brulichio di esseri viventi, e volatili volino sopra la terra sullo sfondo del firmamento del cielo….”
………….Finalmente Dio disse: “facciamo 1′ uomo….” (GENESI – 1, 1/26)

Ho voluto iniziare questa mia piccola opera con i primi versetti della Genesi per mettere in evidenza la loro assonanza con la numerosa bibliografia che tratta la nascita della terra: dal big bang iniziale, alla formazione delle galassie, delle stelle e dei loro pianeti, quindi alla creazione della terra, degli oceani e mari, della flora e della fauna ed infine dell’uomo.

Il nostro microcosmo brendolano è parte integrante di un sistema territoriale più ampio, formatosi in milioni di anni, che oggi non si mostra come in origine giacché le intemperie e 1′ uomo hanno modificato il suo primitivo aspetto e del quale non si può far a meno di discernere con 1’ ordine che è proprio dello “spazio e tempo”.