NOTE BIOGRAFICHE DI GINO ZIMELLO
Zimello Gino, è nato a Brendola il 15.06.1886 da Gaetano e Bisognin Carolina che abitavano in Via Chiesa, ora Via Pio 12° all’ombra della parrocchiale di S.Michele e gestivano un negozio di generi alimentari e osteria. Dopo aver frequentato le scuole elementari, si sposta a studiare in Seminario Vescovile di Vicenza.
Nel 1899 muore il padre ed a 13 anni resta con la madre e due fratelli più piccoli: Scipione di 8 anni e Teresa di 3. La madre è costretta ad affittare l’attività e si ritira in una parte del caseggiato attigua al negozio. Dopo alcuni anni, Gino, che era già Chierico, non segue più gli studi in Seminario e torna a casa dove si impiega presso le F.T.V. (Tranvie Vicentine) nella sede di Recoaro. Successivamente trova impiego presso la S.A.D.E (Società Adriatica di Elettricità) di Vicenza, con il compito di esattore e letturista a Brendola e alcuni paesi circostanti. Si dedica a installare i primi impianti elettrici nel paese e in primo luogo nella Chiesa di S.Michele. Ama come passatempo fare teatro con la compagnia teatrale di Brendola, suonare la chitarra e fotografare. Alla visita di leva risulta riformato per grave debolezza costituzionale. Nel 1916, per esigenze di guerra viene richiamato è rivisitato. Si trova arruolato come soldato di leva di 3° categoria del Distretto di Vicenza, a senso del decreto Luogot. 16.01.1916.
Il 04.06.1916, all’età di 30 anni, viene chiamato alle armi, nel corpo dei GRANATIERI DI SARDEGNA, e qui inizia la sua avventura di guerra. Inizia la sua corrispondenza principalmente con la sorella Teresa e con la mamma, perché anche il fratello Scipione, (classe 1891) è stato chiamato alle armi ancora prima di lui, il 15.07.1914, nel corpo del 79° Fanteria col grado di Sergente Maggiore alle salmerie della Brigata Roma.
Dal registro del distretto militare si rileva che Gino Zimello era alto m.1,89 con circonferenza toracica di m. 0,95, capelli castani lisci, occhi castani, colorito roseo, dentatura sana,di professione impiegato capace di leggere e scrivere. Dal registro si evidenzia che
Il 12/6/1916 Tale nel 2° Regg.to Granatieri. (deposito)
Il 01/10/1916 Caporale
Il 01/06/1917 Tale aspirante Uff.le di Complemento nel 1° Regg.to Granatieri.
Il 12/10/1917 Revoca ad aspirante Uff.le in seguito a ordine N° 13449 di protocollo del Comando Supremo del 28/09/1917.
Il 30/10/1917 Prigioniero di guerra. Codroipo.
Il 22/12/1918 Rimpatriato dalla prigionia.
Il 24/12/1918 Tale nel campo di raccoglimento. (Firenze)
Il 06/01/1919 Mandato in licenza breve.
Il 01/02/1919 Rientrato al deposito.
Il 08/05/1919 In congedo illimitato.
Il 30/07/1925 Tenente, con dichiarazione di avere tenuta buona condotta e avere servito con fedeltà e onore.
31/12/1925 Prosciolto definitivamente dal servizio.
Gino Zimello, tornato definitivamente a casa l’otto maggio 1919, assieme al fratello Scipione riprende l’attività del padre Gaetano con il negozio di casolineria e osteria e nello steso tempo segue anche l’installazione di impianti di illuminazione. Anche in questo periodo del dopoguerra si dedica a fare e organizzare teatro, proiezioni cinematografiche, serate musicali. Il fratello Scipione si sposa 11/11/1920 ed il 28/02/1926 muore la madre. Arriva anche il matrimonio di Gino il 7/02/1929 che sposa Erondina Fortuna da Castelgomberto. Dopo qualche tempo si trasferisce a Vicenza e, seguendo l’attività della moglie, si mette in proprio costruendo un laboratorio di pantofoleria per arrivare, negli anni successivi, ad avere una ventina di dipendenti. Durante la seconda guerra mondiale, essendo stata bombardata la sua casa in Via Frasche del Gambero- angolo Piazza delle Poste, si rifugiò fuori città nella zona di Campedello. L’attività continuò fino al 1955 quando si ritirò in pensione.
Gino muore il 30/10/1966, all’età di 80 anni, e la moglie rimane vedova fino al 21/10/1985, data della sua morte a 92 anni. La coppia era senza prole ed è sepolta nel cimitero di Brendola.
Nel necrologio i suoi commilitoni scrivono: Dopo lunga malattia sopportata con santa cristianità e rassegnazione, cessava di vivere il Granatiere Ten. Gino Zimello di anni 80. Combattente nella guerra 1915-1918. Aveva preso parte a vari combattimenti da Monfalcone al Sabotino, sull’altipiano di Asiago, sul S.Michele e sulla Bainsizza.
Zimello fu membro del Consiglio Direttivo della sezione Granatieri vicentini, Segretario prima, Consigliere in seguito. Ai funerali hanno partecipato i dirigenti del consiglio, molti Granatieri con la Colonnella, il Dott. Vittorio Morini e il presidente Provinciale Cav. Aurelio Gennari.
La storia di Gino si incrocia \\con quella del fratello Scipione, che contemporaneamente era in guerra, di cui forniamo alcune notizie.
Nato a Brendola il12/05/1891,alla leva militare fatta il 26/05/1911, viene dichiarato abile e lasciato in congedo illimitato. Dal registro:
Il 20/07/1911 avviato alle armi per anticipazione e tale nell’86° Regg. Fanteria.
Il 21/11/1911 è promosso caporale ed il 09/08/1912 promosso caporale maggiore.
01/10/1913 tale nel deposito di Verona del Regg. Fanteria in Verona e mandato in congedo illimitato e concessa dichiarazione di avere tenuto buona condotta e di aver servito con fedeltà e onore. Allo scoppio della prima guerra mondiale il 15/07/1914 tale nel deposito di Verona del Regg. Fanteria e mandato in congedo illimitato.
20/04/1915 chiamato alle armi in base al Regio decreto 15/04/1915.
31/12/1915 promosso sergente, tale nel 79° Fanteria giunto in territorio dichiarato in stato di guerra. 30/08/1917 promosso sergente maggiore per meriti di guerra. 19/01/1918 autorizzato a fregiarsi alla croce di merito di guerra con decreto N° 205 concessione N° 114017.
11/04/1918 denunziato al tribunale militare di guerra del 14° Corpo d’Armata per reato previsto al N° 213 del C.P.M.
26/04/1918 tradotto alle carceri militari del 14° Corpo d’Armata in attesa di giudizio.
02/06/1918 revocato per mancanza di reato, con l’ordine di procedere, e rientrato nel 79° Fanteria.
12/06/1919 portato alla 34° compagnia presidiaria.
12/06/1919 rientrato al deposito 79° Fanteria.
29/08/1919 mandato in congedo illimitato.
16/07/1920 Autorizzato a fregiarsi della medaglia interalleata della vittoria. Brev.N° 207806.
20/07/1920 Autorizzato a fregiarsi della medaglia commemorativa della guerra 15 – 18 istituita con Regio decreto ed apporre sul nastro della medaglia le fascette corrispondenti agli anni di campagna 1915-16-17.
Nel periodo di leva fece il militare a Cefalù, in Sicilia, e durante il periodo della guerra apparteneva alla 2° compagnia – Brigata Roma comandata del Magg.re Pietro Belloni. Era incaricato alle salmerie e conducente. Dirigeva il comando trasporto viveri, medicinali ed altro ai soldati che si trovavano al fronte, cominciando nella bassa Vallarsa e in Val Terragnolo dove aveva il presidio nel 1915 durante la conquista del passo della Borcola, spostandosi poi in altri fronti come Pasubio, Folgaria, Carso, ecc.